Esplodono le vendite di notebook "molto portatili", con schermi da 8 o 10 pollici, leggeri e sottili, e adesso, con predisposizione per SIM 3G. Si tratta del nuovo HP Mini 1000, che sotto l'alloggiamento della piccolissima batteria può accogliere una SIM, proprio come fosse un cellulare.
Ormai è in corso nel mondo della mobility una rapida convergenza tra notebook e smartphone. Il futuro che ci aspetta mette insieme tante tecnologie diverse che corrono nella stessa direzione. Tra smartphone e notebook ne spunterà uno solo, oppure qualcosa di nuovo che deve ancora venire.
Nella foto del Led Cinema Display di Apple c'è una grande verità. Basta sostituire al mac uno smartphone, magari l'iPhone 4G. A casa, in ufficio, al bar basterà quindi collegare il proprio piccolo dispositivo ad un grande monitor.
Qualcuno sarà nostalgico della vecchia tastiera. Anche alcuni produttori di smartphone di ostinano a proporre tastierini slide che slittano per magia da sotto lo schermo. Per quei dispositivi che ne sono sprovvisti, alcuni estremisti sviluppano tastierini fatti in casa da agganciare alla meno peggio a quello che considerano un mezzo telefonino.
Nella nuova architettura non ci sono nè tastiere nè mouse.
I grandi monitor sono touch screen, i sistemi operativi sono riscritti per girare su Internet, applicazioni e dati sono condivisi e sincronizzati tra web server e smartphone. La nuova architettura parla la nostra lingua e ci capisce, quindi, non ha bisogno di dieci dita che battono su una tastiera. La nuova tecnologia anticipa le nostre richieste perchè impara grazie a sistemi di intelligenza artificiale, magari attraverso i nostri gesti o dal nostro umore.
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