Apple brevetta l'estensione del monitor di iPod e iPhone attraverso il collegamento con un display esterno. Un diplay più grande, naturalmente, e destinato, per il momento, a svolgere limitate funzionalità, come mostrare lo stato della musica in ascolto.
A me pare un primo passo verso il grande scenario, the big picture: lo smartphone è lo strumento di massa, come il PC negli anni 80-90. E saranno proprio i PC a sparire dallo scenario, senza eccezione per i notebook. Sarà sufficiente avere a casa o in ufficio o nel bar un grande monitor ed una connessione ad Internet. Anzi, solo il monitor visto che lo smartphone svolgerà anche da modem in questa architettura del futuro.
Anche in questo caso Internet svolge un ruolo non secondario. Internet dovrà accogliere dati ed applicazioni con lo scopo di limitare al massimo le capacità, seppure notevoli, di questo smartphone sia in termini di memorizzazione che di calcolo.
A tutto ciò va aggiunta la tecnologia del riconoscimento e della sintesi vocale, micro proiettori in sostituzione dei monitor in caso di mobilità, applicazioni e sistemi operativi riscritti in logica interattiva e multimediale, con il supporto non trascurabile di intelligenza artificiale.
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