sabato 22 novembre 2008

Le generazioni di Internet

Ogni post di Ocrampal potrebbe ispirare più di una tesi di laurea, per non dire un libro. Ma non voglio dire libro perchè...

Gioco ad immaginare l'improbabile, in maniera razionale/irrazionale: come oggi ci sono cose incomprensibili per mio padre, domani ce ne saranno per me, quando mio figlio proverà a convincermi dell'inimmaginabile.

"Papà: i libri non si vendono più! Si studia meglio con il nuovo Experience Web 2.0. E come fai ancora ad isolarti in quei tomi di romanzi noiosissimi, registrati su Multimedia Tales, la community dove scrivi e vivi il tuo romanzo con i tuoi contatti. E come fai ancora a comprare le cronistorie di Vespa! Dopo i soliti due mesi di promo, quando esce il libro è già preistoria! Papà! Usi ancora il cellulare!".

La cosa assurda è che molte di queste cose sarebbero già possibili, bisogna solo aspettare che il mercato imbocchi il futuro manifestando un salto generazionale.

In quanto alla velocità del cambiamento, oggi tra padre e figlio non passa solo una generazione, ne passano diverse. E' per questo che il comune quarantenne, come anche il trentenne, faticano a comprendere quello che per il ventenne è normale, o cool.

Figurarsi quanto possa essere complesso immaginare i bisogni e i desideri di chi oggi ha dieci anni e fra dieci ne avrà venti.

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