Ogni post di Ocrampal potrebbe ispirare più di una tesi di laurea, per non dire un libro. Ma non voglio dire libro perchè...
Gioco ad immaginare l'improbabile, in maniera razionale/irrazionale: come oggi ci sono cose incomprensibili per mio padre, domani ce ne saranno per me, quando mio figlio proverà a convincermi dell'inimmaginabile.
"Papà: i libri non si vendono più! Si studia meglio con il nuovo Experience Web 2.0. E come fai ancora ad isolarti in quei tomi di romanzi noiosissimi, registrati su Multimedia Tales, la community dove scrivi e vivi il tuo romanzo con i tuoi contatti. E come fai ancora a comprare le cronistorie di Vespa! Dopo i soliti due mesi di promo, quando esce il libro è già preistoria! Papà! Usi ancora il cellulare!".
La cosa assurda è che molte di queste cose sarebbero già possibili, bisogna solo aspettare che il mercato imbocchi il futuro manifestando un salto generazionale.
In quanto alla velocità del cambiamento, oggi tra padre e figlio non passa solo una generazione, ne passano diverse. E' per questo che il comune quarantenne, come anche il trentenne, faticano a comprendere quello che per il ventenne è normale, o cool.
Figurarsi quanto possa essere complesso immaginare i bisogni e i desideri di chi oggi ha dieci anni e fra dieci ne avrà venti.
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