domenica 12 dicembre 2010

Bye bye hard disk



A metà del 2011 verrà commercializzato il primo netbook senza hard disk. Grazie al nuovo sistema operativo Google Chrome OS tutti i servizi, i programmi e i dati saranno in rete. L'avvio del sistema impiegherà 5 secondi. Servirà immettere user e password ed indicare quale connessione di rete utilizzare.

Alcuni blog riportano che il sistema funzionerebbe anche offline, questo non me lo spiego. Certo sarebbe sufficiente un banale meccanismo di sincronizzazione, come per la mail. Un client di posta elettronica funziona anche offline, poi quando si connette alla rete si riallinea col server con un'operazione di sincronizzazione. In questo caso però c'è bisogno per forza del disco. Sono curioso di scoprire cosa decideranno di fare.

Google Chrome OS, in realtà, si può scaricare già da un anno. Per farlo funzionare bisogna montarlo su una virtual machine. La rivoluzione però potrebbe iniziare fra sei mesi, quando si potrà acquistare un oggetto mai visto prima, un pc senza hard disk. Personalmente non sono tra quelli che osteggiano questa rivoluzione. Non mi faccio problemi a lasciare i miei dati su qualche server remoto a Palo Alto o in India oppure perfino in Cina. Se qualcuno vuole i miei dati li potrebbe venire a prendere nella mia rete di casa. Ma perché mai dovrebbe farlo? Sono così interessante?

Ok, se un giorno tutto di tutti fosse online qualche rischio in più ci sarebbe, certo. Ma perché oggi non è già tutto online? WikiLeaks fa scuola. Il famigerato sito, molto attuale in questi mesi, riceve documenti segreti o riservati tramite dropbox, un contenitore cifrato che permette di archiviare documenti su server di rete. Archiviare e condividere ovviamente.

Siamo già spiati. Non c'è niente da temere. E poi la maggior parte degli internauti frequenta abitualmente uno o più social network dove condividere cose molto personali è alla base di tutto.

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